È poi così incombente e ostile, per adoperare le parole di Franz Kafka, questa burocrazia? E tanto incombente è il pericolo, che da essa proviene, di «ossificazione amministrativa»? E le cause di questa situazione di blocco burocratico sono prevalentemente interne o piuttosto esterne?
Su tutti questi problemi si sono cimentati finora per lo più i giuristi, che da veri camaleonti hanno assunto spesso la veste e hanno adottato i metodi dei sociologi, degli scienziati politici, degli studiosi delle scienze amministrative.
Pochi gli scienziati politici, i sociologi, gli altri studiosi delle scienze empiriche che si sono inoltrati in un campo tanto ostico, pieno di trabocchetti, poco conosciuto e trasparente, che parla un linguaggio diverso dal comune, come quello delle amministrazioni pubbliche.
Continua a leggere la recensione di Sabino Cassese al volume di Domenico De Masi, Lo Stato necessario. Lavoro e pubblico impiego nell’Italia postindustriale, Rizzoli, Milano, 2020, pubblicata sul quotidiano il Sole 24 Ore dello scorso 26 aprile.