In questi anni, a causa di quel fenomeno che viene chiamato giustizialismo, si sono trasportate sanzioni previste per reati molto più gravi sui reati dei dipendenti pubblici.
Occorrerebbe misurare con precisione il disvalore sottostante ad alcuni comportamenti e prevedere sanzioni che siano proporzionate a tale disvalore sociale.
Non c’è bisogno di molti studi. Vi sono proposte di molti studiosi, sia nel campo del diritto penale, sia nel campo contabile.
Continua a leggere l’intervista a Sabino Cassese pubblicata sul Messaggero del 20 febbraio.