Ci sono oltre 30mila “expat” in Europa che, spesso, rinunciano all’esercizio di diritti fondamentali di partecipazione, scoraggiati da ragioni culturali o linguistiche. Come riavvicinare i più giovani alla partecipazione, sfruttando la tecnologia? Ci prova un consorzio universitario italiano, belga e portoghese che studierà gli effetti dell’utilizzo di un’applicazione per cellulari finalizzata a stimolare il senso civico degli utenti
Un consorzio internazionale composto da due centri universitari (La Sapienza, in Italia, e il Center of Social Studies, in Portogallo) più alcune organizzazioni della società civile ha vinto un finanziamento europeo di 300,000€ per un progetto di ricerca della durata di due anni, relativo all’uso di tecnologie digitali per incentivare la partecipazione.
PRODEMO – questo il nome del progetto – si occuperà di analizzare le cause della crescente disaffezione degli “expat” europei rispetto all’esercizio dei diritti elettorali. In particolare, gli studiosi coinvolti nel progetto si occuperanno di comprendere e catalogare i fattori pratici (es. barriere linguistiche) esociali (es. differenze culturali) che influiscono negativamente sul rapporto tra cittadini-elettori e classe politica e istituzionale.
L’obiettivo di PRODEMO è, anzitutto, sviluppare un’applicazione per telefoni cellulari destinata all’uso degli oltre 30,000 expat europei (ossia dei cittadini dell’Unione residenti in un Paese diverso da quello di origine). In seconda battuta, organizzare una serie di eventi formativi per il pubblico e per le organizzazioni della società civile. Infine, organizzare un programma di formazione per community-leaders, finalizzato alla sensibilizzazione alla partecipazione civica.
Il kick off meeting del progetto è previsto per Aprile 2020. La conclusione, invece, per la primavera del 2022.
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