Procure, ANAC e Corte dei conti si sono mobilitati, nei giorni scorsi, a difesa dei propri poteri agitando lo spettro dell’illegalità, della corruzione, dello sperpero del pubblico denaro.
Si sono, però, ben guardati dal dimostrare quanto efficace sia la loro azione, visto che, con tanti “cani da guardia”, a loro dire, illegalità, corruzione e sperpero del denaro pubblico continuano a ritmi addirittura crescenti.
Questo è il primo punto dolente: ci si agita e si interviene senza avere dati obiettivi, raccolti sul campo.
Continua a leggere l’intervista a Sabino Cassese, pubblicata sul quotidiano il Foglio dello scorso 7 luglio.