Carlo Dossi, alto funzionario del Ministero degli esteri e stretto collaboratore di Crispi nel tentativo di riformare la diplomazia, raccoglie in poche righe le differenze tra i piccoli ministeri che ha visitato e l’inutile (e spesso anche pacchiana grandeur dei palazzi del governo in Italia.
I Ministeri a Copenaghen (Danimarca) si trovano in un sol palazzo, anzi in un unico corridojo. Per questa parte si va dal ministro dell’Interno, per quella prossima al ministro della Giustizia ecc. Così appressapoco in Svizzera. In Svizzera nessuno si accorge del Governo: on est prié de fermer doucement les portes – sta scritto nei pochi e piccoli uffici elvetici. Da noi e in Francia vi ha invece scialacquo di burocrazia e di affari inutili. Si può anche fare qualche raffronto tra i nostri e i Ministeri inglesi. Persino i mobili esprimono i due sistemi. Semplice, severo e massiccio è il mobilio del Board of trade, fastoso, di cattivo gusto, ingannatore è quello del nostro ministero delle finanze.
C. Dossi, Note azzurre, a cura di D. Isella, Milano, Adelphi, 1964, pp.709-710.