Fascicolo n. 4 - 2015 ottobre / dicembre

Articoli


Amministrare il conflitto: costruzione di grandi opere e partecipazione democratica

La programmazione e la realizzazione di grandi opere pubbliche continua a essere, non solo in Italia, oggetto di frequenti contestazioni da parte delle comunità locali destinate a subire i costi, economici e sociali, che derivano da ogni scelta infrastrutturale. La questione di come bilanciare certezza e inclusività di tali decisioni «intrattabili» è da tempo oggetto di analisi economiche e sociologiche. Meno frequenti sono stati invece gli studi giuridici sul tema. Il lavoro offre quindi una critica giuridica dei processi decisionali in materia di localizzazione di opere «indesiderabili» muovendo dall’analisi empirica. Lo studio si divide in due parti. Nella prima si esaminano due casi italiani rappresentativi dei «conflitti sulla decisione» e dei «conflitti sulla partecipazione». Nella seconda si considerano due ulteriori casi, tratti dall’esperienza francese, sul rapporto tra partecipazione, decisione e formazione del consenso. Nelle conclusioni si ipotizza una griglia di interpretazione e decostruzione delle cause dei conflitti infrastrutturali. Si profilano inoltre i tratti di un modello di assunzione delle decisioni di natura incrementale in cui, ricorrendo alla scala partecipativa di Arnestein, l’inclusione della voce dei privati nell’azione pubblica è alla base di una forma di accountability procedurale delle amministrazioni.

Il problema dei rapporti tra la Banca centrale europea e l’Autorità bancaria europea

A pochi anni dall’istituzione dell’Autorità bancaria europea, l’architettura europea della vigilanza finanziaria, con specifico riferimento al settore bancario, è cambiata radicalmente. Con l’approvazione del Meccanismo unico di vigilanza, il legislatore europeo si è, infatti, in parte discostato dalle scelte appena fatte e ha concentrato i poteri di vigilanza in capo a un’unica autorità, la Banca centrale europea. Il ruolo dell’ABE come regolatore europeo del settore bancario, resta, in apparenza immutato, ma il nuovo assetto pone numerosi problemi per quanto riguarda i rapporti tra ABE e BCE nell’esercizio, da parte di quest’ultima, dei nuovi poteri di vigilanza. Le norme del regolamento n. 1024/2013, al riguardo, si limitano a prevedere generici doveri di cooperazione che, tuttavia, non sembrano sufficienti. L’articolo si sofferma, dunque, sui problemi derivanti dal nuovo riparto di competenze tra ABE e BCE in materia di regolazione e vigilanza nel settore bancario. Si analizzeranno, in particolare, i casi in cui le funzione delle due autorità vengono in parte a sovrapporsi creando potenziali rischi di conflitto e di inefficienze.

Note


Sul ruolo creativo della giurisprudenza

Nel suo ultimo libro, «La rivoluzione nascosta dallo stato di diritto allo stato dei giudici. Metodo e Costituzione. Un saggio», il giurista tedesco Bernd Rüthers esamina il rapporto tra metodo e ruolo creativo della giurisprudenza in Germania, e denuncia la deviazione delle corti superiori, inclusa la Corte costituzionale, verso moderne forme di diritto libero. Sul versante del metodo, le cause di tale deviazione sono individuate nell’insufficiente distinzione tra ius conditum e ius condendum, nell’eclettismo metodologico, nell’abuso dell’interpretazione c.d. obiettiva. Il libro invita a riflettere in parallelo sullo stato delle cose in Italia; e, più in generale, sulla permanente validità di un approccio giuspositivista, fondato sull’ideale primato del legislatore. Si conclude che dal punto di vista dell’efficienza un approccio di tipo giuspositivista si giustifica, tanto più in un sistema di fonti e istituzioni articolato e complesso, per la sua  idoneità ad assicurare un adeguato equilibrio tra certezza del diritto e dinamismo dell’interpretazione; ma che ciò richiederebbe anche una ripensamento, in Italia, del ruolo e del modo di operare dei giuristi, a partire dalla componente accademica.

Rassegne


Legge provvedimento e tutela giurisdizionale nell’ordinamento costituzionale italiano

Lo studio, partendo dal dato fattuale della prassi del ricorso ad atti legislativi per amministrare, prende in esame i limiti costituzionali ed interpretativi all’esercizio della funzione amministrativa da parte del Parlamento e dei Consigli regionali e le ragioni dell’amministrare attraverso atti amministrativi con forma legislativa delineati dal sistema italiano a diritto amministrativo. Ripercorrendo, poi, il percorso della giurisprudenza costituzionale, si evidenziano le problematiche legate alla tutela del diritto del singolo che non ha alcun accesso diretto alla Consulta, con la conseguente «sterilizzazione» dell’art. 24 Cost. in tema di legge provvedimento. Viene criticata la posizione della Corte costituzionale secondo la quale, in assenza di una riserva di amministrazione, le leggi provvedimento non ledono il diritto del singolo alla tutela giurisdizionale, dando luogo soltanto ad un trasferimento di competenza dai giudici comuni alla giustizia costituzionale. Al contrario, le soluzioni interpretative conformi a Costituzione devono considerare i rapporti tra diritto di azione, principio di legalità e democrazia. Infine, le questioni poste dall’esercizio dell’attività amministrativa in forma legislativa si evidenziano solo a seguito della nascita della concezione della divisibilità del potere.

Cronache costituzionali 2013-2014

Le Cronache costituzionali 2013-2014 contengono una rassegna sintetica dei principali avvenimenti di rilievo costituzionale degli anni considerati: tra questi, le elezioni politiche nazionali e l’avvio della XVII legislatura, la rielezione di Giorgio Napolitano a Presidente della Repubblica, la nascita e la caduta del Governo di Enrico Letta, il nuovo Governo presieduto da Matteo Renzi, le proposte di riforme istituzionali e la giurisprudenza della Corte costituzionale.

Esperienze Straniere


La cauta affermazione della dignità della persona nel diritto pubblico francese

Riconosciuta dal giudice costituzionale nel 1994, la nozione di dignità della persona ha pervaso il diritto francese, circondata dall’aura del suo ruolo fondamentale nell’ordinamento costituzionale tedesco. Essa non ha, però, potuto mai avere e non potrà probabilmente mai avere, nell’ordinamento francese, un ruolo equivalente. L’analisi della giurisprudenza del Conseil constitutionnel e del giudice amministrativo francese mostra che la dignità riveste, accanto agli altri principi costituzionali, un ruolo sussidiario, in particolare rispetto al principio d’uguaglianza. Nell’ambito specifico della privazione della libertà, e in particolare in campo penitenziario, alla dignità viene però riconosciuta una nuova funzione nella protezione dell’individuo contro l’azione dei pubblici poteri.

Rivista bibliografica


Paul Corner, Italia fascista. Politica e opinione popolare sotto la dittatura, Roma, Carocci, 2012, 390 p., ISBN: 9788843076567 (Guido Melis)
Massimiliano Boni, (a cura di), L’autonomia degli Organi costituzionali alla prova delle riforme. Il ruolo della dirigenza, Atti del Convegno svolto a Roma presso il Palazzo della Consulta il 19 maggio 2014, Roma, Corte costituzionale, Ger, 2015, 185 p., privo di ISBN (Elena Griglio)
Roberto Ferretti, L’IRI come amministrazione (1933-1945), Milano, ISAP, 2014, 253 p., ISBN: 9788890412356 (Guido Melis)
Gabriella M. Racca e Christopher R. Yukins (a cura di), Public Contracts. Balancing Corruption Concerns in Public Procurement Internationally, Bruxelles, Bruylant, 2014, XXV-423 p., ISBN: 9782802742944 (Fabio Di Cristina)
Gérard Marcou, L’acces aux emplois publics, Paris, LGDJ, 2014, 225 p., ISBN: 9782275044071(Guido Melis)
Note bibliografiche a cura di Martina Conticelli, Elisa D’Alterio, Maurizia De Bellis, Angela Ferrari Zumbini, Giulio Napolitano, Rita Perez, Diletta Tega, Giulio Vesperini, Umberto G. Zingales
 
 
 
 

Notizie


Un convegno su «Il mondo nuovo del diritto» (Lorenzo Casini)
Il difficile riordino dell’ANAC (Fabrizio Di Mascio)
La pubblicazione delle decisioni amministrative delle corti straniere (Hilde Caroli Casavola)
Un convegno a Roma Tre: accordi commerciali, Ttip e Law of Global Governance (Maurizia De Bellis)
Le quattro soluzioni alla crisi delle Law School statunitensi nel rapporto del gruppo di studio dell’American Bar Association (Gianluca Sgueo)
La giornata di studi in onore di Mario Pilade Chiti (Pietro Infante)
«Diritto ed economia». XI ciclo di lezioni magistrali presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli (Elisabetta Morlino)