Per oltre 85 anni, il sistema statunitense di gestione delle crisi bancarie ha assicurato un elevato livello di stabilità e fiducia del pubblico, garantendo la protezione dei depositi e minimizzando i costi per le finanze pubbliche correlati a tale salvaguardia.
Pur in un contesto essenzialmente differente da un punto di vista istituzionale, in che modo i policymakers europei possono trarre informazioni utili dall’esperienza statunitense? Quest’ultima segnala i benefici derivanti dall’armonizzazione e dalla centralizzazione del sistema di gestione delle crisi bancarie e degli schemi di tutela dei depositi, secondo un’impostazione analoga a quella propria del disegno dell’Unione bancaria?
Uno studio del Parlamento europeo mette a confronto l’esperienza statunitense con quella europea, tratteggiandone analogie e differenze.
L’approfondimento evidenzia come l’approccio adottato al di là dell’Atlantico può consentire l’ottenimento di “substantial improvements (…) in a well-designed system of institutional checks and balances that learns and adapts over time“.