Da Villari a Franchetti, da Sonnino a Nitti, da Gramsci a Salvemini e Gobetti, i più importanti intellettuali e uomini politici dell’età liberale hanno considerato il divario Nord/Sud «la questione nazionale per eccellenza». Dopo il ventennio fascista, che cancellò dal dibattito pubblico il problema, nell’Italia repubblicana la questione ritornò nell’agenda politica dei partiti di massa. La riforma agraria, la Svimez, la Cassa per il Mezzogiorno avvicinarono le due parti del paese. Attraverso i contributi di alcuni dei maggiori storici contemporanei, che si richiamano qui a Guido Dorso e al Centro di studi a lui intitolato, il volume intende ripercorrere criticamente il dibattito e valutare l’importanza odierna della questione meridionale. Corredano la disamina scritti di Antonio Giolitti e Giorgio Napolitano.
Sabino Cassese, giudice emerito della Corte costituzionale, è professore emerito nella Scuola Normale Superiore. Tra i suoi libri per il Mulino: «Lo Stato fascista» (2010), «L’Italia: una società senza Stato?» (2011), «Lo Stato e il suo diritto» (con P. Schiera e A. von Bogdandy, 2013), «Chi governa il mondo?» (2013), «Diritto amministrativo. Una conversazione» (con L. Torchia, 2014), «Governare gli italiani. Storia dello Stato» (2014) e «Dentro la Corte» (2015). È presidente del Centro di ricerca per il pensiero meridionalistico Guido Dorso.
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