Luisa Torchia (a cura di) Lezioni di diritto amministrativo progredito, il Mulino, Bologna, 2010, p. 366, € 29
Nella ricca produzione di manuali e strumenti didattici di diritto amministrativo che ha fatto seguito al superamento del tradizionale ordinamento quadriennale degli studi giuridici, queste Lezioni si segnalano per tre ragioni principali, che ne rappresentano altrettanti motivi di originalità. La loro prospettiva di fondo, in primo luogo, è marcatamente problematica. Nell’itinerario proposto, il lettore non trova una spiegazione delle nozioni e degli istituti del diritto amministrativo, che vengono dati per acquisiti, ma è chiamato a misurarsi con problemi. Le architetture generali sono discusse non in astratto, ma in relazione a questioni specifiche, che mostrano la complessità dell’intreccio tra principi e fattispecie concrete, oltre che l’importanza del contesto. A venire in primo piano sono la pluralità dei percorsi argomentativi e le ambivalenze della realtà amministrativa. La descrizione scolastica cede il passo ad un sapere critico, volto a mettere in dubbio le rappresentazioni consolidate e a calarsi nella profondità dell’esperienza amministrativa.
Il secondo elemento di originalità sta nella selezione dei problemi. Le dodici lezioni affrontano alcune questioni classiche del diritto amministrativo insieme a problemi emersi negli ultimi anni e destinati ad assumere una crescente importanza. Tra le prime, ad esempio, la legalità, la responsabilità della pubblica amministrazione, i servizi pubblici, il rapporto tra diritto pubblico e diritto privato. Tra i secondi, il rapporto fra diritto amministrativo ed uguaglianza e l’apertura laterale dell’ordinamento. I problemi scelti, inoltre, non corrispondono ai temi tradizionalmente trattati nei manuali di base – personale, organizzazione, procedimento, ecc. – ma portano l’attenzione del lettore sulle interazioni tra i singoli elementi del diritto amministrativo, illustrandone la ricchezza e la complessità.
Il terzo elemento di originalità di queste Lezioni consiste nell’ampiezza e nella profondità dell’oggetto di studio. Il diritto amministrativo che qui si prende in considerazione è composto da molti materiali: non solo le norme, dunque, ma anche la giurisprudenza, la prassi amministrativa, la riflessione scientifica. Esso risulta, poi, dalla sempre più evidente apertura ultrastatale (europea e globale) delle amministrazioni nazionali. Di qui una costante attenzione tanto all’intreccio tra i vari «livelli» della disciplina (particolarmente chiaro nelle Lezioni relative alla concorrenza, agli aiuti di Stato, al mutuo riconoscimento e all’ordine pubblico) quanto alla comparazione tra la componente nazionale e quelle ultrastatali del diritto amministrativo. A fronte di questa ricchezza di contenuti, la struttura del volume è semplice e funzionale ad un’agevole utilizzazione del testo. Ciascuna lezione si apre con una introduzione che spiega la rilevanza del tema e gli interrogativi dell’indagine, prosegue con la discussione dei temi e degli sviluppi più interessanti, si chiude con una bibliografia che indica possibili percorsi di approfondimento. (Edoardo Chiti)
Pubblicata in Giornale di diritto amministrativo, n. 9/2010
E’ disponibile la Introduzione.
All’origine di questo innovativo manuale vi è la consapevolezza che il diritto amministrativo si pone oggi come terreno privilegiato di emersione e registrazione delle trasformazioni politiche e sociali. La perdita dell’ancoraggio statale, la proiezione ultranazionale delle amministrazioni, le inedite forme di ibridazione fra pubblico e privato, lo sviluppo della regolazione e di nuove tecniche di legittimazione dell’azione amministrativa, la radicale modificazione dei controlli, sono solo alcuni tra i fenomeni più importanti che hanno contribuito a modificare in profondità la disciplina. Il volume fornisce una lettura sistematica e critica di tali complessi sviluppi, attraverso una esposizione chiara, arricchita da casi esemplari e con uno sguardo costante al diritto europeo e globale.
Indice: Introduzione. – I. Amministrazione pubblica, principio di legalità e regole di diritto. – II. I livelli essenziali delle prestazioni dei diritti in un ordinamento multilivello. – III. L’uso di strumenti privatistici da parte delle pubbliche amministrazioni: organismo di diritto pubblico, società pubbliche e “in house providing”. – IV. La liberalizzazione dei servizi pubblici. – V. I procedimenti di regolazione davanti alle autorità indipendenti. – VI. La responsabilità della pubblica amministrazione nel diritto nazionale, comparato ed europeo. – VII. L’espropriazione per pubblica utilità: funzione sociale della proprietà e strumenti di tutela del privato. – VIII. Crisi economica e intervento pubblico. – IX. La tutela della concorrenza e il sistema europeo di pubblici poteri tra integrazione e decentramento. – X. Gli aiuti di Stato fra ordinamento europeo e nazionale. – XI. Il mutuo riconoscimento e la differenziazione dei diritti nell’ordinamento europeo. – XII. L’ordine pubblico: da funzione nazionale e sovrana a funzione condivisa. – Bibliografia. – Indice della giurisprudenza.
Luisa Torchia è professore ordinario di Diritto amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tre. Con il Mulino ha pubblicato “Il governo delle differenze” (2006) e ha curato “Welfare e federalismo” (2005) e “Il sistema amministrativo italiano” (2010). E’ Presidente dell’Istituto di ricerche sulla pubblica amministrazione (IRPA).
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