Le concessioni balneari tra diritti in conflitto e incertezze delle regole – Progressi, problemi, prospettive

Il problema del rinnovo automatico o tramite gara delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo (ossia, in sintesi, le concessioni balneari) è di costante attenzione e confronto politico ormai da diversi anni.
Secondo una diffusa opinione, fatta propria, anche di recente, dalla Corte di giustizia dell’Unione europea e dal Consiglio di Stato, i principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera circolazione dei servizi, questi ultimi disciplinati anche dalla cd. direttiva Bolkestein, hanno imposto l’apertura anche delle concessioni balneari al regime della concorrenza.
Una prospettiva esclusivamente economica (o aziendale) della gestione delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo non pare in grado di offrire soluzioni soddisfacenti. Occorre una visione d’insieme che tenga conto di diversi aspetti, la cui connessione e interdipendenza è stata spesso trascurata. Le spiagge sono un oggetto multidisciplinare, destinatario di principi costituzionali e norme di diverso contenuto, che disciplinano anche aspetti urbanistici, ambientali, paesaggistici, socio-economici, culturali. Occorre, perciò, prestare attenzione non solo alle spiagge ma anche alle coste nel loro complesso.

 

Le concessioni balneari tra diritti in conflitto e incertezze delle regole – Progressi, problemi, prospettive