Prefazione di Sabino Cassese. Presentazione di Andrea Cangini.
La democrazia digitale è realmente migliore? Molti considerano le democrazie occidentali impreparate o troppo lente a gestire le trasformazioni radicali e destabilizzanti che accompagnano la diffusione delle tecnologie. Cala il numero di elettori. Si riduce la quota di cittadini attivamente impegnati nella sfera civica. Un numero ristretto di colossi tecnologici detiene la quota maggiore di benefici economici, mentre la diffusione dell’intelligenza artificiale e la minaccia di automazione di molte aree professionali accrescono il senso di sfiducia dell’opinione pubblica verso le istituzioni democratiche. Il libro indaga le contraddizioni che segnano l’innesto tecnologico sulle strutture, sulle procedure e sulle decisioni democratiche, provando a fare luce sul rapporto tra innovazione tecnologica e potere pubblico.
La democrazia migliore. Tecnologie che trasformano il potere.