Istituzioni di diritto amministrativo

La terza edizione di queste Istituzioni differisce sotto molti aspetti dalle precedenti, pur ponendosi in linea di continuità con esse. Le principali differenze sono di tre diversi ordini. Innanzitutto, è significativamente aumentato il numero di pagine e di conseguenza l’approfondimento dei singoli temi, adeguando in questo modo il manuale ai nuovi ordinamenti didattici universitari intervenuti negli ultimi anni che hanno invertito la precedente rotta che aveva portato verso un alleggerimento dei testi per la didattica. In secondo luogo, non si è operato un semplice aggiornamento dei capitoli del diritto amministrativo bensì, colpevole il legislatore che ha nei tre anni trascorsi dalla precedente edizione modificato non poco il regime del personale, del procedimento, della finanza, solo per menzionare i casi più rilevanti, si è proceduto a riscrivere parzialmente quelle parti interessate dal processo riformatore. In terzo luogo, si è adottata una nuova tecnica espositiva già sperimentata in altri volumi dedicati alla didattica che bilancia nell’esposizione degli istituti parti in corpo più grande con parti in corpo più piccolo in modo da permettere livelli diversi di approfondimento delle problematiche connesse. Evidenziato ciò che è cambiato, rimane da ricordare ciò che continua ad esserci. Suddiviso in dodici capitoli, l’esposizione prende ad oggetto i fondamenti del diritto amministrativo non tralasciando la prassi delle autorità, le implicazioni sociali ed economiche delle regole pubblicistiche, l’interdipendenza degli ordinamenti, nonché il contributo delle organizzazioni sovranazionali. (Marco Macchia)

 

Pubblicata in Giornale di diritto amministrativo, n. 1/2010