Il diritto amministrativo: storia e prospettive

Il diritto amministrativo è il protagonista di tutti i ventotto scritti raccolti in questo corposo volume, tranne l’ultimo, breve testo, che peraltro mostra bene – già con il titolo, La storia, compagna necessaria del diritto – l’ispirazione di tutti gli altri. Il libro è proprio il racconto dei due secoli di storia del diritto amministrativo, dalle origini francesi alla sua espansione prima in tutti gli stati occidentali, poi al di fuori e al di sopra di essi. Non è ovviamente un’antologia degli innumerevoli scritti di Sabino Cassese e neanche una selezione di quelli di carattere storico: Cassese ha studiato la storia di tanti istituti,  leggi e settori del diritto, ma ha raccolto in questo volume solo quelli che considerano il diritto amministrativo nel suo insieme, esaminandone i caratteri originari e l’evoluzione, delimitandone i confini, comparandolo con altre branche del diritto, descrivendone le varianti nei diversi contesti nazionali e internazionali, valutando lo stato delle diverse scienze amministrative. Si tratta di scritti pubblicati negli ultimi venti anni: tra essi, alcuni degli studi che, pur beneficiando delle ricerche condotte in precedenza, hanno maggiormente impegnato Cassese nel corso degli anni Novanta. Non sono presenti, invece, gli studi sul diritto globale, ai quali egli si è dedicato maggiormente negli ultimi anni, ma che non appartengono ancora allo studio storico del diritto amministrativo.

La scelta dei testi e la loro disposizione, tematica e non cronologica, offrono la descrizione di uno sviluppo unitario e costante del diritto amministrativo, oltre le singole esperienze nazionali (compresa quella italiana) che sono usate solo per descrivere le tappe di questo percorso. È il racconto di un’espansione impetuosa, prima dentro gli stati e poi al di là di essi: ascesa del diritto amministrativo, potrebbe dirsi, e declino degli ordinamenti nazionali. Oppure, crisi della scienza giuridica e trasformazioni del diritto: perché, come Cassese ha scritto nel 1996, la crisi non è del diritto, ma della capacità di analisi degli studiosi. (Bernardo Giorgio Mattarella)

 

Pubblicata in Giornale di diritto amministrativo, n. 12/2010