L’amministrazione europea esercita poteri ispettivi in una varietà di settori: ai poteri attribuiti da lungo tempo alla Commissione per la tutela della concorrenza, si sono affiancati quelli assegnati alla Banca centrale europea (Bce) per il settore bancario, alle agenzie europee competenti in materia finanziaria (Esma), per la sicurezza del trasporto aereo (Easa) e per la pesca (Efca), nonché all’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf). I poteri di ispezione, implicando l’accesso a luoghi generalmente sottratti al pubblico e l’acquisizione di informazioni e di documenti, incidono in via unilaterale su diritti fondamentali degli ispezionati, quali l’inviolabilità del domicilio e la segretezza delle comunicazioni. Al centro dell’indagine vi è il problema del controllo sull’esercizio dei poteri ispettivi e della tutela dei diritti dei privati sottoposti ad ispezione da parte dell’amministrazione europea. A tale questione si collegano gli interrogativi relativi all’inquadramento teorico dei poteri ispettivi e all’influenza del fenomeno in esame sullo stesso sviluppo dei tratti caratterizzanti del diritto amministrativo europeo.