Gli acquisti delle amministrazioni pubbliche nella Repubblica federale

Nonostante la riduzione del Pil, la spesa pubblica per gli acquisti è in continua crescita. Nel corso del primo decennio del nuovo secolo, infatti, la spesa corrente totale della pubblica amministrazione è cresciuta del 41% circa. La sola spesa per i consumi finali è incrementata di quasi il 50%. Nel medesimo periodo di riferimento, la crescita media annua di entrambe le voci di spesa si è aggirata intorno al 5%. Questi dati, associati alla crisi economica tuttora in corso, attribuiscono di per sé particolare rilievo alla scelta operata da un gruppo di studiosi, coordinati da Luigi Fiorentino, di compiere un approfondimento in merito al public procurement e alla sua evoluzione nel corso degli ultimi anni. La scelta, poi, desta ancor più interesse se l’approfondimento riguarda anche le implicazioni che ha, nei confronti del public procurement, l’introduzione di un sistema di federalismo fiscale. L’efficienza complessiva dell’articolazione su più livelli, infatti, è strettamente correlata alla realizzazione di idonei sistemi di raccordo fra centro e periferia.

L’analisi delinea le principali tendenze della spesa sostenuta per acquisti di beni e servizi e mette in luce punti di forza e problemi dell’attuale assetto del procurement nazionale, senza trascurare i rapporti fra i poteri pubblici deputati alla tutela della concorrenza e alla vigilanza sugli appalti. Il lavoro non è limitato alla descrizione del fenomeno e della sua evoluzione qualitativa e quantitativa, ma comprende anche la formulazione di alcune utili proposte finalizzate al contenimento della spesa pubblica e alla modernizzazione delle pubbliche amministrazioni.

In particolare, nei singoli capitoli affidati alla cura dei membri del gruppo, sono indagate specifiche procedure di acquisto, come quelle seguite nelle università e nelle aziende sanitarie pubbliche. In prospettiva comparata, poi, sono analizzate anche le esperienze statunitensi e canadesi. Specifiche trattazioni sono riservate alle centrali di committenza regionali e alle società in house. Sono affrontati anche i ruoli ricoperti, rispettivamente, dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture e dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Ulteriori approfondimenti riguardano il trend della spesa per i consumi finali della pubblica amministrazione e il rapporto fra le esternalizzazioni e gli assetti organizzativi. Non manca, infine, un contributo nel quale vengono poste in evidenza luci e ombre del sistema degli acquisti delle pubbliche amministrazioni. (Diego Agus)

 

Pubblicata in Giornale di diritto amministrativo, n. 6/2011