La finanza ha un ruolo centrale nella gestione dello Stato, non solo per l’importanza assunta in tutti i Paesi dal debito, ma anche perché essa è lo strumento principale per realizzare il principio di eguaglianza sostanziale.
È attraverso la finanza che trova attuazione il secondo comma dell’articolo 3 della Costituzione italiana (…). Questo articolo consacra l’impegno dell’ordinamento a cambiare la società. Lo propose, pochi mesi prima dell’inizio dei lavori dell’Assemblea costituente, nell’aprile del 1946, Massimo Severo Giannini spiegando che è compito dello Stato “eliminare le diseguaglianze imputabili a fatti attinenti allo stesso corpo sociale”.
Continua a leggere la recensione di Sabino Cassese al volume di Carlo Cottarelli, All’inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica, Feltrinelli, 2021, pubblicata sul Sole 24 Ore del 14 marzo.