La Lumsa ha bandito i concorsi per l’ammissione ai corsi di dottorato di ricerca – anno solare 2013 (XXVIII ciclo) – Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale, esami e concorsi n. 71 del 11/09/2012.
I bandi, in scadenza il prossimo 11 ottobre, sono disponibili a questo indirizzo.
Si segnala, in particolare, quello in Scienza della regolazione, disponibile a questa pagina, e di cui si riporta la descrizione tratta dal sito della Lumsa.
Obiettivi formativi
Il corso di dottorato in Scienza della regolazione, tematica particolarmente innovativa nell’ambito della formazione universitaria, ha l’obiettivo di fornire una sistematicità scientifica alle esperienze e pratiche che si stanno sviluppando in ambito europeo ed internazionale nell’ambito della cd. better regulation. I temi della qualità della regolazione, dell’AIR (Analisi di impatto della regolazione) e della VIR (Valutazione dell’impatto della regolamentazione) costituiscono ormai temi centrali nello sviluppo della regolazione delle grandi democrazie moderne, tuttavia, non sembrano allo stato facilmente raggiungibili talché in Italia, ma non solo, si assiste ad un eccessiva crescita del numero di leggi e regolamenti e contemporaneamente ad un innalzamento dei costi della regolazione, nei confronti dei soggetti, pubblici e privati, che dovranno applicarla ed adeguarvisi. Gli ambiti e gli interventi di “miglioramento della regolazione” non riguardano solo la semplificazione giuridico amministrativa, né la necessaria riduzione del sistema normativo. E’ necessario un miglioramento complessivo della qualità della regolazione che si fondi su un’analisi sistematica economica, sociale e strategica della regolazione stessa. In tale quadro, la formazione di esperti che siano in grado di padroneggiare strumenti e metodi per una better regulation costituisce pertanto un obiettivo scientifico ed istituzionale improrogabile e urgente per il nostro Paese. Gli obiettivi formativi del dottorato sono riconducibili, dunque, alla necessità di formare una figura di ricercatore e professionale in grado di procedere ad un’analisi dell’impatto della regolazione, vale a dire, in grado di svolgere valutazioni finalizzate a mettere in luce le esigenze e le opportunità degli interventi innovativi, nonché gli aspetti relativi alla semplificazione normativa. Inoltre, l’obiettivo di procedere alla valutazione in itinere ed ex post dell’impatto della regolazione, implica, per coloro che devono svolgere tali valutazioni, il possesso di competenze non tradizionali, bensì integrate che si ancorino su saperi statistici, sociologici, economici e giuridici, che consentano di conoscere e interpretare gli scenari che le nuove norme contribuiscono a definire, al fine di valutare l’esito prodotto. La capacità di effettuare dei monitoraggi, utilizzando indicatori appropriati non costituisce una competenza al momento strutturata su protocolli di analisi definiti. Pertanto, il dottorato, primo in Italia con tali contenuti, avrà proprio lo scopo, attraverso ricerche originali e sul campo, di sperimentare modelli di analisi utili a definire i protocolli in questione. In ciò sarà di grande aiuto la possibilità di svolgere ricerca comparativa sulle modalità di analisi di valutazione di impatto che si svolgono in altri paesi appartenenti all’Unione Europea ed extraeuropei. Il dottorato si rivolge a studiosi con una formazione di base sia giuridica sia economica, nonché nell’ambito delle discipline dell’ingegneria gestionale e delle telecomunicazioni e assume una prospettiva multidisciplinare di importanza strategica nell’attuale percorso di innovazione dei processi di intervento normativo ed amministrativo. È istituita una collana di “Studi e ricerche di Scienze della regolazione” diretta dalla coordinatrice del dottorato, la Prof. Fiammetta Mignella Calvosa, con la casa editrice Carocci. Il primo volume a cura di R. Dickman e A. Rinella, Il processo legislativo negli ordinamenti costituzionali contemporanei è stato pubblicato nel 2011. Il secondo volume a cura di D. Galli sarà pubblicato nel secondo semestre del 2012.
Tematiche di ricerca
- I principi della qualità della regolazione
- Il ciclo normativo
- La valutazione della regolazione: analisi di impatto della regolazione (AIR) e valutazione dell’impatto della regolamentazione (VIR)
- La manutenzione dell’ordinamento giuridico
- La semplificazione normativa
- La semplificazione amministrativa
- La misurazione e la riduzione degli oneri amministrativi
- La consultazione dei destinatari
- La multilevel governance
- Gli effetti economici, sociali ed ambientali della regolazione
Programma di studio
I percorsi didattici si sviluppano individuando annualmente temi di particolare centralità nell’attuale fase di semplificazione in corso nel nostro paese. Questi percorsi vertono sia sull’analisi dell’esperienza italiana, nell’ambito dell’AIR e della VIR, sia su quella di altri paesi dell’UE ed extraeuropei. Nei primi del corso si è particolarmente approfondito il tema della regolazione delle Autorità Indipendenti.
Per quanto concerne specificatamente i singoli anni, si prevede quanto segue.
I anno: in questo periodo il dottorando approfondisce le aree disciplinari di base, colma eventuali lacune (ad esempio nelle discipline statistiche) e migliora la conoscenza delle lingue straniere. A tal fine, non solo vi è la frequenza obbligatoria ai seminari impartiti all’interno del dottorato, ma il dottorando segue anche i corsi impartiti all’interno dell’università LUMSA per il miglioramento delle competenze sopra ricordate. Entro il primo anno poi definisce il proprio tema di ricerca.
II anno: il dottorando avvia il lavoro sul proprio progetto di ricerca/tesi sotto la supervisione di un tutor. Inoltre, segue obbligatoriamente i seminari impartiti all’interno del dottorato.
III anno: il dottorando completa il proprio lavoro di ricerca e redazione della tesi. Inoltre, segue obbligatoriamente i seminari impartiti all’interno del dottorato.
Il dottorando è tenuto a presentare, alla fine di ogni anno, una relazione scritta con riferimento sia all’attività di ricerca condotta sia alla collaborazione didattica svolta.
Enti consorziati: Abi, Regione Lazio, Confartigianato Imprese, Fideuram