L’impiego della decisione automatizzata all’interno delle amministrazioni pubbliche concretizza il passaggio da «amministrazione digitale» ad «amministrazione intelligente», con innegabili vantaggi di semplificazione e accelerazione di ogni attività, nonché sviluppo sostenibile e tutela per il destinatario della decisione amministrativa. Il sistema Prometea, costruito intorno a tali obiettivi, rappresenta un valido esempio di impiego legittimo e proficuo di intelligenza artificiale al servizio dell’apparato pubblico e del cittadino.
In Argentina il decreto n. 733/2018 del Ministerio de Modernización costituisce la prima menzione in un testo normativo, per l’America Latina, dell’utilizzo di decisioni pubbliche automatizzate e della loro valorizzazione: l’obiettivo perseguito dall’amministrazione deve essere quello di costituire sistemi affidabili e uniformi per automatizzare la più alta quantità di decisioni possibili, tanto all’interno dell’amministrazione che nei rapporti con i cittadini.
Il sistema Prometea, realizzato da un’equipe di funzionari e magistrati della Procura della città di Buenos Aires grazie all’ausilio di esperti del settore, costituisce un esempio di impiego dell’intelligenza artificiale in grado di apportare significativi benefici tanto alle attività di back office quanto alle operazioni di front office, nel rispetto di un quadro etico sensibile ai diritti e alle tutele che spettano al cittadino-utilizzatore.
Dall’inizio del progetto, ottobre 2017, Prometea è stato impiegato con l’obiettivo di automatizzare una serie di operazioni da oltre 100 organizzazioni e istituzioni nazionali e internazionali, tra cui le Nazioni Unite, l’Organizzazione degli Stati Americani, l’Università di Oxford, l’Università della Sorbona.
Al sistema Prometea è affidata ad oggi la gestione di compiti ripetitivi e standardizzati, ossia la gestione efficiente di dati, lo sviluppo di attività di assistenza legale quale la ricerca avanzata di documenti, nonché la possibilità di effettuare previsioni in ordine alla soluzione di procedimenti amministrativi con un tasso medio di successo del 96%, grazie a un sistema di apprendimento automatico supervisionato.
Prometea opera sulla base di una inferenza probabilistica basata sulla ripetizione di parole chiave in ogni fascicolo di caso, che associa questo nuovo caso inserito con una risposta precedente, attraverso un iter logico completamente tracciabile. Non emette sentenze, ma raccomandazioni e pareri che il giudice prende in considerazione nelle more della decisione.
Per quanto attiene al tema dei rapporti tra sistema automatizzato e funzionario, nel caso di Prometea il modello impiegato non prevede la sostituzione dell’uomo con la macchina, ma un ruolo di ausilio che consenta di svolgere i compiti affidati all’agente in modo più rapido e preciso. Apprendendo costantemente dal funzionario che la utilizza, i vantaggi rappresentati dall’impiego di IA in fase istruttoria comprendono la riduzione di errori e tempistiche, oltre che l’ampliamento esponenziale della base conoscitiva di cui avvalersi per adottare la decisione finale.
Lo sviluppo di tale sistema ha fornito risultati incoraggianti nel settore degli appalti pubblici per l’acquisto di beni e servizi: in quattro minuti e attraverso una sola interfaccia, Prometea è in grado di stilare, accanto a condizioni generali, una serie di condizioni specifiche necessarie per la singola acquisizione di merci, per poi realizzare un prototipo di determina a contrarre e di bando di gara.
Il lavoro richiesto sino ad oggi per avviare una gara di appalto di beni e servizi completamente digitalizzati nella città di Buenos Aires, come l’acquisto di «accessori per computer», implicava una media di 29 giorni lavorativi, di 670 clic e l’apertura di circa 60 finestre.
Prometea si rapporta con il cittadino-utente tramite una interfaccia intuitiva, attivabile sulla base di un comando vocale o scritto, che crea una finestra unica e integrata per la gestione del sistema, evitando al fruitore operazioni non necessarie e scongiurando il sovraccarico per la piattaforma impiegata.
La forza del sistema risiede quindi nella sua attitudine a realizzare il diritto dei cittadini a una buona amministrazione, che nel sistema argentino, come sottolineato nel «Plan de Modernización del Estado», scorre attraverso il miglioramento della gestione documentale, l’implementazione dell’impiego delle ICTs in funzione sociale, la reingegnerizzazione dell’organizzazione amministrativa e l’impiego di canali digitali perché il cittadino possa concretizzare il diritto di comunicare, partecipare e controllare l’operato amministrativo.
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