L’opponibilità delle direttive agli enti privati con compiti di interesse pubblico
Autori:
Matteo Gnes
Anno pubblicazione: 2018
Categoria: Contributo su Rivista
Rivista/Libro: Giornale di diritto amministrativo
Fascicolo: 5
Pagina iniziale: 590
Pagina finale: 596
Abstract: Con la sentenza Farrell del 10 ottobre 2017 la Corte di giustizia ha chiarito i criteri per definire il concetto di “emanazione” dello Stato (o “pubblica autorità”) ai fini dell’applicabilità delle direttive c.d. dettagliate. Superando le incertezze scaturite dalla sentenza Foster del 1990, ha stabilito che le disposizioni incondizionate e sufficientemente precise di una direttiva possono essere invocate non soltanto nei confronti di uno Statomembroe di tutti gli organi della sua amministrazione,maanche nei confronti di enti privati che siano soggetti all’autorità o al controllo dello Stato oppure che siano incaricati, con un atto della pubblica autorità, di prestare un servizio di interesse pubblico e che siano stati a tal fine dotati di poteri che eccedono quelli risultanti dalle norme applicabili nei rapporti fra singoli. In questo modo contribuendo ad ampliare il perimetro e la nozione di pubblica amministrazione.