“Siria, Iraq, Libia, Yemen diventano di giorno in giorno un problema per il mondo. Questi Paesi fanno parte della categoria degli “Stati falliti”. Se si aggiungono gli “Stati fragili”, il loro numero ammonta a parecchie decine. Si tratta di costruzioni statali precarie o inesistenti, di governi che non tengono sotto controllo tribù, clan, etnie, gruppi paramilitari; dove il potere pubblico è eroso, ha perduto legittimazione ed efficacia, non controlla il territorio, non è in grado di garantire la sicurezza dei suoi cittadini, è incapace di erogare i servizi pubblici e di interagire con gli altri Stati“.
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