Tre riflessioni.
In primo luogo, le debolezze della costituzione americana, già rilevate da eminenti studiosi, in passato e di recente. In secondo luogo, la difficoltà nell’uscire di scena, quando si è occupato un posto dotato di tanti poteri. In terzo luogo, la necessità di disporre sempre di strumenti correttivi o di bilanciamento, in questo caso assenti.
Infine, alcune riflessioni di carattere storico e comparativo. Non bisogna dimenticare che la costituzione americana è stata scritta circa un cinquantennio dopo la fondamentale opera di Montesquieu sullo spirito delle leggi, in cui veniva teorizzata la separazione dei poteri sperimentata nella costituzione inglese.
Se c’è al mondo una costituzione che segue alla lettera la separazione dei poteri o, meglio, la teoria della separazione dei poteri, questa è la costituzione americana.
Continua a leggere l’intervista a Sabino Cassese pubblicata sul Riformista dello scorso 8 gennaio.