Il 2 giugno si è festeggiata la Repubblica. Qual è lo stato di salute della Repubblica? I festeggiamenti dovrebbero servire a ricordare, a fare un bilancio, a costruire identità. Nulla di tutto questo.
Pochi hanno ricordato i diversi significati della ricorrenza. L’abbandono della concezione dinastica del capo dello Stato, che vuol dire l’accesso aperto a tutti al vertice dello Stato. E vuol dire anche temporaneità della carica.
Pochi hanno ricordato che da un quarto di secolo non si votava, quel 2 giugno 1946.
Era, dunque, la riscoperta della democrazia.
Continua a leggere l’intervista a Sabino Cassese pubblicata sul quotidiano il Foglio dello scorso 9 giugno.