«L’ultima parola spetta agli iscritti». Quindi, oggi gli iscritti-certificati al M5S (poco più di 100 mila persone) decidono se si fa il governo con il Pd.
Se la risposta sarà positiva, la decisione dei gruppi parlamentari del Movimento, regolarmente comunicata al presidente della Repubblica, sarà confermata.
Se, invece, la risposta sarà negativa, i gruppi parlamentari, smentiti dagli iscritti, dopo essersi pronunciati a favore della nuova formazione di governo, che faranno? Si dimetteranno?
E il presidente della Repubblica, che ha fondato l’incarico a formare un nuovo governo sulla decisione dei gruppi parlamentari delle due forze politiche (M5S e Pd), che potrà fare? Revocherà l’incarico al professor Conte?
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