Tempi bui sia per gli intellettuali, sia per i mezzi di cui si valgono per farsi ascoltare.
Se “uno vale uno”, l’uno vale l’altro, non c’è differenza tra il sapiente e l’ignorante.
Se tutti possono dialogare con tutti, se Internet da voce a più di metà degli abitanti del pianeta, se i media tradizionali, di cui di solito gli intellettuali si valgono per raggiungere il proprio puibblico, sono in crisi, chi ascolta gli intellettuali?
Continua a leggere l’intervento di Sabino Cassese pubblicato sul Corriere della sera dell’11 settembre.