La coerenza non è una delle doti dei governi in generale, e di questo in particolare. Accontentiamoci per ora di tre conclusioni: il governo è stato oscillante, debole e incoerente. Ma sono altri gli aspetti più rilevanti.
È vero che il 28 febbraio sono state avanzate dal Comitato proposte più restrittive per le tre regioni del nord più colpite dalla pandemia, seguite però da provvedimenti non tempestivi?
Se fosse così, si potrebbe dire che l’azione di Palazzo Chigi è stata imprevidente.
Continua a leggere l’intervista a Sabino Cassese pubblicata sul quotidiano il Foglio dello scorso 11 agosto.