La progettazione del Mose risale a quasi quaranta anni fa, e la sua realizzazione a più di quindici; l’opera è quasi compiuta, ma Venezia è nuovamente sott’acqua.
Il risanamento ambientale per l’Ilva è stato avviato otto anni fa, ma è fermo. Due procure, Milano e Taranto, sono ora protagoniste di un capitolo importante della politica industriale italiana, mentre il governo cerca una strada per costringere un imprenditore straniero a restare in Italia.
Quest’ultimo, a sua volta, si rivolge a un giudice a Milano perché un altro magistrato, a Taranto, ha reso ineseguibile il contratto di affitto dell’impianto.
Continua a leggere l’articolo di Sabino Cassese pubblicato sul Corriere della Sera dello scorso 20 novembre.