Una delle più importanti modificazioni degli Stati moderni è la creazione delle autorità amministrative indipendenti. Esse pongono in dubbio la classica tripartizione che nel 1748 Montesquieu trasse dall’osservazione della costituzione inglese successiva alla “Glorious Revolution” del 1688.
Le autorità indipendenti, infatti, non sono corpi legislativi, eppure dettano norme.
Non sono amministrative, anche se sono così chiamate, eppure stabiliscono standard e fanno controlli.
Non sono organi giurisdizionali, ma svolgono funzioni aggiudicative.
Continua a leggere la recensione di Sabino Cassese al volume di G. Legnini, D. Piccione, I poteri pubblici nell’età del disincanto. L’unità perduta tra legislazione, regolazione e giurisdizione, LUISS University Press, 2019, apparsa sul quotidiano Il Sole 24 Ore dello scorso 22 settembre.