Qual è lo stato di avanzamento delle amministrazioni italiane nella pratica tecnologica? A che punto siamo? Conosciamo i dati aggregati, sappiamo quali lacune è urgente colmare e quali obiettivi considerare prioritari. Manca invece – o è approssimativa – un’analisi granulare, attenta alla permeabilità delle amministrazioni italiane rispetto le tecnologie di uso corrente. Il censimento dell’Osservatorio propone una preliminare, ma necessaria, mappatura delle tecnologie in uso nelle pubbliche amministrazioni centrali, a servizio di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. L’analisi è basata prevalentemente sui dati disponibili presso i siti web delle amministrazioni interessate. Può dunque presentare lacune o mancanze – che si provvederà a colmare in una seconda fase. In questo post presentiamo il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF). L’analisi include 35 casi, relativi soprattutto a open data.
L’analisi delle tecnologie (qui lo screenshot dell’indagine) in uso presso il MEF è stata condotta esaminando il sito del Ministero stesso e quello particolare di tre suoi dipartimenti, ovvero il Dipartimento del tesoro, il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e il Dipartimento delle finanza.
Complessivamente sono stati rilevati 35 usi di tecnologie da parte del MEF. Si registra una prevalenza di open data, con ben 22 casi. Seguono 12 casi di identità digitale e uno in cui viene fatto uso di ticketing.
I casi di open data spaziano in settori anche molto eterogenei tra di loro. Gli esempi più significativi sono: Banca Dati Amministrazioni Pubbliche (BDAP) che fornisce agli attori istituzionali uno strumento di rilevazione, misurazione ed analisi dei fenomeni della finanza pubblica; il Catalogo bibliografico del MEF: Il servizio consente di effettuare la ricerca dei libri nel catalogo bibliografico del MEF; CeRDEF – Banca dati tributaria; IBIS – Inventario beni immobili dello Stato; SCAI – Sistema Ciclo Acquisti Integrato; SIAP: Sistema informativo per il trattamento economico del personale centrale e periferico della Pubblica Amministrazione; SICOGE: Gestione integrata della contabilità economica e finanziaria; SIE: Il nuovo sistema informativo delle entrate che raccoglie le scritture contabili riferite ai debitori dello Stato per le fasi giuridiche canoniche delle Entrate: accertamento, riscossione e versamento; SIOPE – Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici: Sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti effettuati dai tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche; SIPATR: Sistema del conto del patrimonio finalizzato alla raccolta, alla elaborazione ed alla consultazione dei dati patrimoniali; SICO – Sistema Conoscitivo del personale dipendente dalle Amministrazioni pubbliche: Sistema per rilevare i dati statistici del pubblico impiego.
Quantitativamente (ma non qualitativamente) meno rilevanti sono i casi di accesso a servizi online del MEF tramite utilizzo di una identità digitale, perlopiù grazie al Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) (ne abbiamo parlato QUI, QUI e QUI).
L’uso di questa tecnologia consente di accedere, tra gli altri, ai seguenti servizi: Emissione Tessera Sanitaria e Tessera Europea di Assicurazione Malattia; Gestione beni mobili – GE:CO Ce.Ri.Co.; ICEA – Incarichi conferiti ed autorizzati; Portale Federalismo Fiscale; Programma per la razionalizzazione degli Acquisti: il portale degli acquisti della Pubblica Amministrazione; Portale sulla revisione legale; Segnalazione di casi di sospetta falsificazione moneta; Servizi anagrafici; Servizi NoiPA.
Occorre tra l’altro segnalare che l’uso di open data e di identità digitale non è sempre distinto in quanto sono numerosi i casi in cui l’erogazione di un servizio da parte del MEF si avvale di entrambe le tecnologie. In particolare, tra i 22 casi di open data si registrano 3 casi di utilizzo di identità digitale e tra i 12 casi di identità digitale si registrano 7 casi di open data.
Infine, occorre dare conto dell’unico caso di ticketing in uso presso il MEF. Esso è connesso all’uso di una identità digitale e si sostanzia nel servizio che consente ai contribuenti, ai professionisti, agli uffici o enti impositori, di prenotare in via telematica un appuntamento con il personale delle Commissioni tributarie.
L’uso delle tecnologie da parte dell’amministrazione finanziaria si completa con il censimento delle attività poste in essere dalle quattro agenzie fiscali cui sarà dedicato un successivo e apposito post da parte dell’Osservatorio.
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