Il prossimo 15 gennaio la Corte costituzionale esamina l’ammissibilità del referendum per l’abolizione del metodo proporzionale nell’attribuzione dei seggi nei collegi plurinominali per l’elezione nei due rami del Parlamento.
La richiesta referendaria proviene da otto regioni a maggioranza leghista ed è diretta a sopprimere, con un complicato ritaglio, dalle vigenti leggi elettorali tutte le espressioni che si riferiscono alla componente proporzionale, in modo da lasciare solo la parte maggioritaria.
Continua a leggere l’editoriale di Sabino Cassese pubblicato sul Corriere della Sera dell’11 gennaio.