Tutti i numeri dati dal governo sono incerti. I poveri erano 5-6 milioni, ma hanno fatto richiesta del reddito di cittadinanza meno di 900 mila nuclei familiari; quindi, i poveri sarebbero inferiori della metà a quelli indicati. Gli immigrati irregolari erano 500 mila, sono ora diventati 90 mila.
C’è qualcosa di più del litigio quotidiano tra le due forze di governo. È l’incertezza della guida politica. Essa lascia una massa di problemi irrisolti, che emergono ogni giorno e vengono fatti marcire, qualche volta a bella posta.
Il debito degli enti locali (specialmente delle città metropolitane), quello con le banche e la Cassa depositi e prestiti, supera i 60 miliardi. Bisogna tentare di rinegoziarne le condizioni (e non sarà facile), prima che sia troppo tardi e che si debba intervenire con l’accollo allo Stato, come si fece nella seconda metà degli anni ’70 …
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