Chi fa andare avanti la macchina dello Stato, tra politici improvvisati e burocrazia spaventata?
Suppliscono i gabinetti, cioè gli uffici di “staff”, detti anche di diretta collaborazione, dove si trovano persone esperte, spesso con maggior fiuto politico dei loro ministri, e quasi sempre con maggior esperienza gestionale delle burocrazie permanenti.
Le norme dispongono che non debbono interferire nei rapporti tra ministro e alta burocrazia.
Nella realtà il loro compito consiste proprio nell’operare come intermediari tra burocrazia e politica.
Continua a leggere l’articolo di Sabino Cassese pubblicato sul quotidiano il Foglio dello scorso 11 febbraio.