Per lunedì 8 giugno, con un non consueto accordo, Cgil, Cisl, Uil, Snals, Confsal e Gilda hanno proclamato uno sciopero nel settore scolastico, avanzando molte richieste, tra cui principale quella di abbassare le barriere selettive per l’accesso dei precari al posto di lavoro a tempo indeterminato.
Punto di partenza sono le decisioni della Corte costituzionale e della Corte di giustizia europea (2013), relative al ricorso ai contratti a termine. Muovevano dalla constatazione dell’eccessivo numero di insegnanti supplenti in Italia, numero eccessivo dovuto in parte anche all’abuso in sede locale delle supplenze.
Continua a leggere l’intervista a Sabino Cassese pubblicata sul quotidiano il Foglio del 2 giugno.