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Nel dicembre 2019 e nei mesi successivi, l’assetto del Mibact è stato ridisegnato per rispondere a quattro necessità.
La prima era accogliere il ritorno delle competenze in materia di turismo, dopo il loro poco felice “soggiorno” nel Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Anche se la pandemia ha riportato attenzione sull’opportunità di dedicare a quel comparto un Ministero ad hoc, con portafoglio.
La seconda necessità era affinare le scelte organizzative compiute nel 2014.
Continua a leggere l’intervista a Lorenzo Casini, pubblicata sul Giornale dell’Arte dello scorso 1 febbraio.