LE NUOVE TECNOLOGIE E IL FUTURO DEL DIRITTO PUBBLICO
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Gli sviluppi più recenti della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica stanno modificando in maniera profonda ed irreversibile i costumi, le abitudini individuali e sociali, la fisionomia delle relazioni interpersonali, sociali, politiche, ed economiche e conseguentemente il ruolo e le modalità di organizzazione e di azione dell’istituzioni pubbliche.
Questo cambiamento pone una sfida epocale alla stessa definizione dei sistemi giuridici, dalla teoria del diritto alla prassi dei diritti e dei doveri, nonché al nuovo assetto delle forme di governo (ruolo della scienza e della tecnica nella definizione dei poteri fondamentali – legislativo, esecutivo e giudiziario -; dalla discrezionalità tecnica alla discrezionalità tecnologica).
In particolare, tre dimensioni appaiono determinanti negli scenari presenti e futuri.
La prima è quella della tecnologia digitale. L’avvento di internet ed il conseguente sviluppo di Internet of Things, l’intelligenza artificiale per lo sviluppo dei cosiddetti Big Data, l’utilizzo sempre maggiore degli algoritmi nelle decisioni private e pubbliche (fino alla tecnologia blockchain) sono certamente opportunità ma anche sfide radicali per il diritto pubblico: dall’impatto dei sistemi di decisione algoritmica sulla teoria del procedimento (sia amministrativo che costituzionale), all’utilizzo di strumenti di predizione nel processo penale, dall’influenza delle piattaforme digitali nel diritto all’informazione, alla partecipazione politica, alle decisioni sulla salute.
La seconda è quella delle neuroscienze. La possibilità di comprensione e predizione in termini quantitativi dei processi cognitivi e delle attività neurali comporta una revisione profonda della definizione della soggettività giuridica, di concetti chiave come libertà, responsabilità, dovere, diritto.
La terza è quella della genomica. La completa mappatura del DNA umano e le nuove tecniche di genetic editing consentono analisi, previsioni e manipolazioni che incidono la stessa definizione della persona e della sua dignità.
Questa interazione tra diritto pubblico e tecnologia, da un lato, induce a ripensare molte delle consuete categorie proprie della nostra tradizione giuridica, sia a livello nazionale che globale, anche perché la concentrazione di queste tecnologie – o dei dati prodotti da esse – in pochissime e ricchissime società commerciali multinazionali, impone una revisione della linea di confine tra poteri privati e poteri pubblici.
La governance internazionale di Internet, le nuove sfide alla protezione dei dati personali, l’impatto bioetico e costituzionale delle neuroscienze, l’organizzazione e il funzionamento dell’amministrazione digitale, le sfide poste dalle nuove tecnologie alle tecniche ed ai processi normativi, solo per citare alcuni esempi, sono aree di ricerca decisive.
Dall’altro lato, l’interazione tra diritto pubblico e tecnologia costringe a costituire una nuova comunità epistemica multidisciplinare, in grado di far dialogare ed interagire effettivamente mondi e culture ancora oggi troppo distanti.
La seconda conferenza della sezione italiana dell’International Society of Public Law (ICON·S, www.icon-society.org), che avrà luogo a Firenze il 22 e il 23 novembre 2019, mira ad approfondire lo studio di questi temi, nella prospettiva multidisciplinare che contraddistingue ICON·S.
L’obiettivo della conferenza è favorire una discussione approfondita e rigorosa su un numero selezionato di contributi di ricerca e rafforzare il dialogo nella comunità scientifica italiana e mondiale in queste aree.
I ricercatori di tutte le aree delle scienze giuridiche (dal diritto pubblico, costituzionale, amministrativo, internazionale, europeo, penale, privato, commerciale, diritto dell’economia fino a tutti i settori ad essi correlati), ma anche gli studiosi di sociologia, di scienza politica, economia ed informatica o computer science in qualsiasi fase della loro carriera (dai dottorandi ai professori ordinari) possono partecipare alla conferenza.
La selezione delle proposte sarà effettuata a partire dagli abstracts dei papers (massimo 800 parole) e dalla descrizione dei panels (massimo 1000 parole), che debbono essere inviati, in lingua italiana o inglese, entro il 10 luglio 2019 sul sito internet http://www.iconsfirenze2019.it/ . Le proposte di panel possono indicare fino a un massimo di 5 partecipanti, incluso chi presiede o modera; la composizione del panel deve rispettare i principi della multidisciplinarietà, della inter-generazionalità e della parità di genere.
L’esito della selezione sarà comunicato entro il 30 settembre 2019.
Per chi lo desiderasse, le versioni definitive dei contributi potranno essere pubblicate, previo superamento del relativo processo di valutazione, nel Forum dei Quaderni costituzionali, nella collana degli IRPA Working Papers e nell’Italian Journal of Public Law. I migliori contributi, inoltre, saranno considerati in vista di una possibile pubblicazione su Diritto pubblico, Quaderni costituzionali e sulla Rivista trimestrale di diritto pubblico, anche in questo caso previo superamento del relativo processo di valutazione.
Per informazioni: 2019@icon-s.it.
2 aprile 2019