Il diritto pubblico ha frontiere in ambedue i significati della parola, quello originario di confine e quello, affermatosi tre secoli fa, di nuovi spazi.
Le frontiere-confini racchiudono gli Stati, i principali produttori di norme di diritto pubblico. Le frontiere-nuovi spazi ampliano l’azione degli Stati e richiedono l’istituzione di nuovi regolatori per i nuovi territori comuni.
Sta proprio in questo dualismo l’aspetto più interessante dell’odierno diritto pubblico.
Continua a leggere la recensione di Sabino Cassese, pubblicata sul Sole 24 Ore dello scorso 12 aprile ai volumi The Frontiers of Public Law (a cura di Jason NE Varuhas e Shona Wilson Stark) e Judicial Cosmopolitanism. The Use of Foreign Law in Contemporary Constitutional Systems (a cura di Giuseppe F. Ferrari).