“Il potere e la giurisdizione del parlamento […] è a tal punto trascendente ed assoluto da non poter essere circoscritto […] entro alcun limite”, scriveva nel 1765-70 William Blackstone in una delle opere più importanti della storia del diritto, i suoi famosi Commentaries on the Laws of England.
Questa concezione sovrana del Parlamento è alla base dell’autodichia o giurisdizione domestica, e cioè della potestà delle Camere (e ora anche degli altri organi costituzionali) di decidere attraverso organi interni le controversie con i propri dipendenti.
Continua a leggere la recensione di Sabino Cassese al volume di Luca Castelli, L’autodichia degli organi costituzionali. Assetti, revisioni, evoluzioni (Giappichelli, 2020), pubblicata sul Sole 24 Ore del 12 luglio.