La letteratura di inchiesta e denuncia e quella di testimonianza, relative alle pubbliche amministrazioni, sono molto ricche perché il malessere burocratico è presto penetrato nella società, qualche decennio dopo l’unificazione, e di esso si sono interessate la cultura politica e quella diffusa.
Basta ricordare l’attenzione prestata alla burocrazia, dalla fine dell’800 agli inizi del nuovo secolo, dalla “Critica sociale” di Turati e le polemiche antiburocratiche de “L’Unità” di Salvemini (1911-1929, ma specialmente nel 1917-1920), che dedicò al tema una rubrica fissa intitolata “Il governo burocratico”.
Continua a leggere la recensione di Sabino Cassese al volume di Tito Boeri, Sergio Rizzo, Riprendiamoci lo Stato. Come l’Italia può ripartire, Feltrinelli, Milano, 2020, pubblicata sulle pagine culturali del Sole 24 Ore dello scorso 11 ottobre.