Una volta il futuro era migliore è una riflessione sulla memoria unita alle aspettative e sul tenere unite l’una alle altre in un’epoca di cambiamento radicale delle condizioni materiali e psicologiche.
L’autore ripercorre le trasformazioni alle quali un uomo come lui ha assistito nella vita: dal transatlantico che lo portò per la prima volta negli Stati Uniti in sei giorni e sei notti, alle ricerche bibliografiche i cui tempi si sono accorciati da vari giorni a pochi minuti, al ridursi di dieci volte del numero degli iscritti ai partiti politici italiani dagli anni Cinquanta a oggi.
Si chiede Cassese, dopo aver presentato le «luci» e le «ombre»: «Cosa ho cercato di spiegare finora? Che adesso si sta meglio di prima. Che si prepara, però, un futuro peggiore, nel quale siamo già entrati. Che, insomma, stiamo meglio, ma stiamo anche peggio».
Continua a leggere la presentazione del volume di Sabino Cassese Una volta il futuro era migliore. Lezioni per invertire la rotta, pubblicata sul Corriere della Sera del 4 febbraio.