Il prossimo 27 giugno, alle ore 17,30, presso la Sala Igea dell’Istituto della Enciclopedia Italiana (Palazzo Mattei di Paganica) si terrà la presentazione del libro di Francesco Clementi, Città del Vaticano, edito da il Mulino.
Quarantaquattro ettari. Poco più di un buon campo da golf. È questa la superficie del più piccolo Stato indipendente e sovrano, lo Stato della Città del Vaticano che, proprio quest’anno, celebra i suoi novant’anni.
Una ricorrenza che avviene sulla scia dei cambiamenti che hanno travolto il mondo soprattutto nell’ultimo quindicennio, e che hanno visto così cambiare molto anche lo stessa monarchia papale, sempre più aperta e attenta a presentarsi all’altezza delle sfide che questo tempo incerto e intenso presenta.
Nascono così, su questa base, le riforme importanti che sono intervenute nello Stato della Città del Vaticano negli ultimi anni, soprattutto con Papa Francesco: da quelle relative alle riforme degli enti e dei processi economico-finanziari dopo gli scandali c.d. Vatileaks, fino a quella più recente in vigore dal giugno 2019 che riforma la legge sul Governo dell’ordinamento giuridico interno vaticano, pensata per essere trasparente strumento di razionalizzazione e di semplificazione, anche di quei modi e di quelle forme legati ai ricordi di un potere temporale della Chiesa, sempre più oggi fuori dal contesto della storia.
Di tutto ciò, delle sue novità e interpretazioni, dà conto puntualmente il volume che, in modo agile, con un lessico chiaro e accessibile, presenta con grande attenzione e cura, la natura peculiare, le caratteristiche principali, gli assetti interni e gli strumenti politico-giuridici che danno corpo oggi al progetto e alla visione di Papa Francesco relativamente a questo «piccolo grande Stato». Che non potrà essere mai, inevitabilmente, «uguale agli altri».