I riferimenti alle «tradizioni costituzionali comuni agli Stati Membri» (TCC) nell’Art. 6(3) TUE e nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione europea (Preambolo e Art. 52) derivano dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia. Prendendo in esame quasi cinque decenni di pronunce sul tema, l’articolo considera tre questioni principali, tramite un’analisi quantitativa di cento sentenze della Corte. In primo luogo, l’articolo considera se la Corte tenda a riferirsi alle TCC semplicemente come una «fonte di ispirazione» piuttosto elastica, oppure come una fonte autonoma di diritti fondamentali. In secondo luogo, l’articolo esamina se la Corte attinga a quelle tradizioni tramite una ricerca approfondita delle loro singole manifestazioni nazionali (e, se è così, quali siano quelle che influenzino più regolarmente lo sviluppo del diritto dell’Ue). Infine, l’articolo analizza i diritti fondamentali in relazione ai quali la clausola sulle TCC è stata richiamata più frequentemente. L’articolo conclude che le TCC sono un potenziale contraltare alla nozione di «identità costituzionale», mostrando che la costituzione europea non è disconnessa dalle costituzioni degli Stati Membri.
The «Constitutional Traditions Common to the Member States» in the Case Law of the Court of Justice of the European Union: Judicial Dialogue at its Finest
di Michele Graziadei - Riccardo de Caria
Abstract