L’istituto del termine — da cui deriva un rapporto temporale del singolo con l’amministrazione — può influire sulle relazioni socioeconomiche nel momento in cui assoggetta l’amministrazione ad un tempo predeterminato o predeterminabile, comunque fissato nel suo limite massimo, e che ha lo scopo di dare «certezze temporali» ai privati che intendono intraprendere le loro attività in ambito pubblico. È in tal senso che la dimensione quantitativa del tempo dell’azione amministrativa può essere colta quale componente qualitativa, ossia quale momento in cui essa assolve l’effettiva e tempestiva realizzazione degli interessi dei singoli cittadini e della collettività. La tesi da cui muove il presente scritto, condotto anche dal punto di vista dell’analisi economica, offrendo un’interpretazione delle disposizioni che regolano i rapporti tra amministrazione e cittadino, mira a dimostrare come il componimento tra i due poli temporali certezza/tempestività dell’azione amministrativa, esigendo necessariamente e continuamente il confronto tra i vari interessi in gioco, non può che risolversi nella congruità del tempo dell’azione, ossia nel momento opportuno o giusto entro cui deve svolgersi ogni procedimento. Del pari lo svolgimento del rapporto dialettico e, in alcuni casi, conflit- tuale cittadino/amministrazione necessita, per sua natura, di regole certe e stabili a garanzia della stessa congruità temporale dell’azione amministrativa.
Termine del procedimento amministrativo e analisi economica
di Donato Vese