Il saggio analizza l’evoluzione della regolazione del lobbying nel quadro delle politiche anticorruzione che hanno interessato numerosi paesi europei, tra i quali in particolare l’Italia. Si assiste, in questo contesto, ad una crescente attenzione al rapporto tra interessi e decisione amministrativa, e quindi al lobbying c.d. «amministrativo», che viene ad essere interessato dalle regolazioni volte a rafforzare l’imparzialità dell’azione amministrativa, sia con strumenti repressivi che, soprattutto, con misure di prevenzione della «corruzione». In un quadro in movimento, nel quale i diversi modelli di regolazione del lobbying (a partire da quello statunitense per passare per quello delle istituzioni europee) si stanno irrobustendo e stanno convergendo verso una combinazione di disci- plina «diretta» e forme indirette e «striscianti» di regolamentazione, l’esperienza italiana si pone come interessante esempio di regolazione ancora essenzialmente indiretta, ma «avvolgente» e particolarmente pervasiva. Questo, in particolare, grazie alle regole della «anticorruzione», che a ben vedere non solo segnano un rafforzamento delle regole indirette, ma pongono le premesse per una prima regolazione diretta del fenomeno, in particolare attraverso un approccio «decentrato» affidato ai piani di prevenzione della corruzione.
Regolazione del lobbying e politiche anticorruzione
di Enrico Carloni
Abstract