Dopo avere suggerito la necessità di distinguere dal punto di vista analitico la classificazione delle funzioni dello stato dalla tesi della forma poliarchica dell’esercizio della funzione suprema dell’autorità politica, (tradizionalmente) il legislativo, l’articolo suggerisce di ricollocare la genesi della dottrina moderna della separazione dei poteri nella concezione tipica della cultura politica occidentale della costituzione mista, opposta a tutte le forme di monocrazia. In secondo luogo, attraverso l’analisi delle teorie di Montesquieu e di Madison si cerca di mostrare come il pensiero costituzionale dell’americano si sforzi di rendere compatibile la concezione dell’autore dello Spirito delle leggi, che presuppone l’esistenza di ordini e parti della società caratterizzate da una diversità essenziale di diritti, con la visione del costituzionalismo moderno che riconosce a tutti i cittadini diritti eguali.
La separazione dei poteri. Prologo nel XVIII secolo: da Montesquieu a Madison
di Pasquale Pasquino