L’articolo esamina la separazione dei poteri nell’ordinamento costituzionale dell’Unione europea (Ue). Specificamente, l’articolo si concentra sulla separazione orizzontale dei poteri, illustrando le diverse funzioni svolte da ciascuna istituzione comunitaria e studiando la loro interazione reciproca. A tal fine, l’articolo utilizza una duplice lente d’ingrandimento. Da un lato, l’articolo descrive sinteticamente le istituzioni dell’Ue, mettendo in luce in modo statico le funzioni che i Trattati attribuiscono ai vari organi costituzionali dell’Ue: il Parlamento europeo, il Consiglio europeo, il Consiglio, la Commissione, la Corte di giustizia europea e la Banca centrale europea. Dall’altro, l’articolo ricostruisce analiticamente i poteri dell’Ue, evidenziando in modo dinamico le tendenze di funzionamento dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario nell’Ue. L’articolo argomenta che l’Ue è dotata di un complesso sistema di separazione dei poteri, con un legislativo bicamerale, un esecutivo duale e un giudiziario composito. Allo stesso tempo l’articolo mette in luce prassi contrastanti nel funzionamento della forma di governo dell’Ue, soprattutto la convivenza di pressioni parlamentariste e presidenzialiste, e riflette sulle prospettive di riforma dell’architettura costituzionale dell’Ue nell’ambito del dibattito sul futuro dell’Europa.
La separazione dei poteri nell’Unione europea
di Federico Fabbrini