Abstract
La lenta involuzione delle amministrazioni tecniche dello Stato, protagoniste di primo piano del processo di costruzione dell’Italia unita, poi inesorabilmente sospinte ai margini dalla «irresistibile ascesa» dei laureati in giurisprudenza. Il momento decisivo si colloca nell’età giolittiana e coincide con la definitiva egemonia del diritto amministrativo di scuola orlandiana tra le scienze dello Stato. Alcuni episodi (come le leggi che riservano ai giuristi le posizioni di vertice nel Genio civile e ai Lavori pubblici, o l’inchiesta sulla pubblica istruzione culminata nei provvedimenti del 1910) sanciscono la «svolta». Successivi tentativi di difendere la dimensione tecnica nelle carriere di Stato non avranno successo.