Abstract
L’articolo esamina la Costituzione italiana in prospettiva storica, quale espressione di un tempo giuridico “pos-moderno”. Con tale espressione, che caraterrizza il “Novecento giuridico”, l’autore intende un «tempo marcato da caratteri nuovi» i quali «segnalano sommovimenti nel profondo delle stesse fondazioni socio-politiche-giuridiche». La Costituzione italiana è quindi analizzata come “atto di ragione” capace di esprimere e proteggere valori fondamentali della società. Anche grazie all’interpretazione della Corte costituzionale, la Carta del 1947 appare quindi ancora oggi di estrema attualità.