Massimo Severo Giannini ha svolto una intensa attività di riformatore, coprendo un ruolo-chiave nella preparazione dell’Assemblea costituente e della nuova costituzione e nella progettazione della carta. Le linee portanti dei suoi interventi sono state la riduzione della distanza tra Stato e cittadini, il monocameralismo, la stabilizzazione del governo, la semplificazione della struttura territoriale. Nella relazione su «lo Stato democratico repubblicano», seguita dalla mozione sullo «Stato repubblicano», emergevano soprattutto le questioni del distacco tra Stato-apparato e popolo e del contrasto tra i principi e la realtà, oltre all’affermazione dei principi di eguaglianza sostanziale, autogoverno, monocameralismo, bilanciamento tra poteri. Molte delle sue idee non hanno poi fatto ingresso nella Costituzione, sebbene siano ancora oggi al centro di molti dibattiti, come, ad esempio, la razionalizzazione delle amministrazioni territoriali e il monocameralismo.
Giannini e la preparazione della Costituzione
di Sabino Cassese
Abstract