Antonio Landolfi: un Parlamento per la programmazione

Antonio Landolfi (1930-2011), socialista, stretto collaboratore di Giacomo Mancini, fu senatore della Repubblica nella VIII Legislatura (1979-1983). Partecipò nel 1964-65 a un importante dibattito promosso dalla rivista “Tempi moderni” fondata da Fabrizio Onofri sul ruolo e le prospettive del socialismo e del Partito socialista all’indomani della crisi del primo governo di centro-sinistra dell’estate 1964 (quella del “tintinnar di sciabole”). Il dibattito confluì nel volume Costituente aperta, a cura dello stesso Onofri e di Roberto Guiducci. Dall’intervento di Landolfi si riprende qui la parte sul ruolo del Parlamento nella programmazione.

 

Se il tipo di lavoro parlamentare oggi presente ai nostri occhi va profondamente trasformato, sì da conferire al parlamento poteri reali e non fittizi, e funzioni semplificate, ma di rapido svolgimento, e di effetti più producente, ciò è perché in un sistema di programmazione andrà mutando il quadro dei rapporti tra i poteri dello Stato, nel senso di un superamento del quadro costituzionale vigente e ormai tradizionale. La nostra è una costituzione rigida. Ma la vita delle istituzioni pubbliche risponde a leggi di movimento, di trasformazione, di evoluzione; non alle leggi della conservazione e dell’inerzia, se non si vuole una crisi di fondo dello Stato. Con questo non s’intende porre alcun problema di revisioni costituzionali. S’intende solo sollecitare la consapevolezza che uno Stato che affronta un sistema di programmazione, sia pure in un contesto di economia mista, è uno Stato che supera l’organizzazione liberistica della società, e supera, di conseguenza, anche le forme tradizionali delle istituzioni presenti nella nostra costituzione. Il sistema della programmazione conduce ad un nuovo tipo di Stato, ad una nuova repubblica, implicando ovviamente mutamenti nel quadro istituzionale esistente, che offre, non da oggi, segni di senilità, se non addirittura di decomposizione.

Antonio Landolfi, Il Partito e lo Stato, in Costituente aperta. Le nuove frontiere del socialismo in Italia, a cura di Roberto Guiducci e Fabrizio Onofri, Firenze, Vallecchi,  1966, p. 72.