L’autore si propone di illustrare gli aspetti istituzionali dell’attuale crisi dell’Unione europea attraverso l’analisi del ruolo cruciale giocato dai governi nazionali nell’assetto europeo nonostante la risalente immagine popolare di «Bruxelles» come sede di un’inaccessibile tecnocrazia. Questa posizione dei governi, che ha a lungo vanificato l’esercizio dei congegni di responsabilità nell’ambito dell’Unione, non è più praticabile dopo che la crisi dell’eurozona ha dimostrato il ruolo cruciale del Consiglio europeo nell’adozione delle decisioni di politica finanziaria. Lo dimostra il fatto che il malcontento degli elettorati nazionali verso l’Unione si rovescia direttamente contro i partiti tradizionali attraverso la massiccia ascesa dei partiti populisti.
Il doppio cappello dei governi fra Stati e Unione europea
di Cesare Pinelli
Abstract