«Giannini incarna appieno l’immagine del giurista costruttore, interprete del presente ma già disegnatore del futuro perché tiene viva in sé la coscienza del mutamento». Questa efficace descrizione, compiuta da Paolo Grossi nelle sue pagine della Scienza giuridica italiana, rende molto bene l’idea di quali doti elevino un giurista al rango di maestro, come Massimo Severo Giannini ha saputo dimostrare in più occasioni. Per questa ragione non stupisce che sia proprio la sua produzione scientifica ad inaugurare una nuova collana editoriale appositamente dedicata ai Maestri del diritto.
Il volume che si segnala è un’antologia, unica nel suo genere, nella quale sono raccolti scritti, o parti di scritti, che ruotano attorno a cinque filoni di ricerca quasi sempre presenti nel laboratorio “gianniniano”. Essi sono: la pluralità degli ordinamenti giuridici, la storia e i caratteri dello Stato, le relazioni tra il potere amministrativo e la collettività, le interazioni tra il centro e i poteri locali e, infine, la riflessione sulla scienza del diritto amministrativo. Il lavoro del curatore – al quale si devono un profilo di Giannini posto in premessa e brevi introduzioni delle cinque parti in cui il libro è articolato – è evidente nella scelta di quegli scritti che, a fronte della vasta produzione, fossero innanzitutto identificativi dell’originalissima riflessione dell’a. e, in secondo luogo, significativi per la rilevanza del tema trattato. Soppressi i riferimenti bibliografici che avrebbero appesantito il testo, la raccolta si apprezza per la sua scorrevolezza e perché ha il pregio di gettare luce anche sulle diverse correzioni di tiro a cui lo studioso ha proceduto nel suo itinerario di ricerca.
Come pure avvertito nel profilo iniziale, le pagine di Giannini sono particolarmente attuali ed utili oggi. Attuali perché era un giurista che guardava al futuro. Utili perché segnate da una profonda vena demistificatoria. Non appartenendo Giannini “al numeroso gregge dei ripetitori”, il suo messaggio è affrancato dai luoghi comuni e ciò si rivela di particolare interesse oggi che attraversiamo un periodo di transizione e di crisi delle categorie e delle concettualizzazioni tradizionali. (Marco Macchia)
Pubblicata in Giornale di diritto amministrativo, n. 7/2010
Massimo Severo Giannini (1915-2000) è uno dei più grandi giuristi europei del Novecento e fra i padri della Costituzione. Intellettuale raffinato e studioso insigne, è stato anche ministro per la Funzione pubblica, oltre che collaboratore di molti giornali. In queste pagine, Sabino Cassese ne rievoca l’intensa vicenda intellettuale e biografica attraverso i suoi scritti più originali e significativi legati a temi quali gli ordinamenti giuridici, lo Stato e la sua storia, l’amministrazione e i diritti, centro e periferia, la scienza del diritto amministrativo.